ROMA (MF-DJ)--"Telecom I. ha bisogno di una immissione di nuove risorse finanziarie per migliorare l'assetto patrimoniale". Ne e' convinto Franco Lombardi, presidente di Asati, l'associazione degli azionisti del gruppo, che ha svolto un'audizione sul tema dello scorporo della rete presso la commissione Trasporti della Camera. A chi ribatte che da Telecom I. hanno smentito che sia necessaria una ricapitalizzazione, Lombardi si limita a dire: "vedremo che succedera' il prossimo Cda del 17" settembre.
"Chi e' che dovrebbe immettere in primis le risorse? - si domanda Lombardi - L'azionista di controllo, che e' Telco che pero' vive un momento drammatico di difficolta' interna perche' e' molto indebitata; i partner finanziari vogliono molto probabilmente uscire da questo patto parasociale e c'e' una finestra temporale dall'1 al 30 settembre".
Secondo Lombardi, pertanto, "il vertice (di Telecom I., ndr) dovra' trovare altre risorse in Italia, sarebbe preferibile. Chi sarebbe il partner naturale per immettere risorse finanziarie dentro Telecom I.?Sarebbero la Cassa depositi e prestiti e il Fondo strategico - precisa Lombardi -, perche' queste due grosse entita' sono entrate in Infiniter, che e' una catena di supermercati che fattura due miliardi; sono entrati nella Snam per aiutare l'Eni; sono entrati nelle Generali per fare un favore alla Banca d'Italia; e non mettono i soldi in un'azienda strategica del Paese che se va in default entra una crisi sistemica?"
"A parte il rispetto dell'agenda digitale - continua Lombardi -, c'e' il problema dell'indotto e quello che si porta dietro: i vari servizi di sorveglianza, assistenza, la Pubblica amministrazione. Questo e' lo scenario".
Per Lombardi "la societa' della rete non risolve i problemi economici di Telecom I., perche' non immette risorse per assicurare un riequilibrio finanziario della societa'; mette solo in sicurezza un asset strategico che e' la rete, pero' il problema Telecom rimarrebbe".
"Gli investimenti non hanno colore - sottolinea Lombardi -, importante e' la governance; una golden share, come dice l'Europa, che assicuri rispetto delle normative per tutti; assicuri che il servizio universale sia dato a tutti. Quindi bisogna muoversi su questi orizzonti nuovi".
Nel corso dell'audizione, Lombardi ha rimarcato che per Telecom I. non serve "ne' un panno caldo ne' una panacea". Lo scorporo della rete, ha concluso, sarebbe "molto positivo, una parte del percorso. Ma prima di questo Telecom I. ha bisogno di essere ricapitalizzata". gug |